7 marzo 2016

L'Europa e la Turchia

La Turchia che sta trattando con le nazioni europee il problema dei profughi è il Paese dove le forze di Polizia occupano impunemente le sedi dei giornali arrestando giornalisti che hanno la sola colpa di non pensarla come il premier turco Erdogan.
Centinaia di giornalisti marciscono in carcere e ha avuto risonanza internazionale l'appello, pubblicato su molti giornali di tutta Italia, incluso il Corriere della Sera, di Can Dundar ed Erdem Gul che rischiano l'ergastolo per reati di opinione:

"Che cosa aspetta Matteo Renzi a rispondere all’appello che giunge dai giornalisti perseguitati in Turchia? Siamo consapevoli che la ragion di Stato induce la politica alla cautela. E comprendiamo bene la centralità del governo turco rispetto alle crisi che dal Medio Oriente investono l’Europa. Il rischio delle prese di posizione pubbliche è che aggravino il problema.
Eppure, è proprio la durezza dell’amministrazione che fa capo al presidente Erdogan a sollecitare una reazione. Il processo del direttore e del redattore capo del quotidiano Cumhuriyet, Can Dundar e Erdem Gul, contro i quali il pubblico ministero a Istanbul ha chiesto l’ergastolo, è ormai diventato un caso internazionale".

La Turchia non ha mai riconosciuto il genocidio commesso a danno del popolo armeno nel corso della prima guerra mondiale quando, con il beneplacito dell'esercito tedesco alleato, costrinse a deportazioni forzate e alla morte un milione e mezzo di armeni.
La Turchia non ammette forme di opposizione liberale e democratica ed è a questo Paese, che non rispetta i diritti umani e non ha memoria per le sue storiche colpe, che l'Europa vuole affidare le sorti dei rifugiati.
Come se fossero garantiti i diritti dei curdi, degli armeni, dei dissidenti siriani che, tra i profughi, sono la maggioranza.
Mentre il governo turco di Erdogan chiede all'Unione europea sei miliardi di euro, cioè seimila milioni di euro, per dare prima assistenza ai profughi siriani, l'Unione europea non si pone neanche lontanamente il problema della capacità politica di ospitare in forme adeguate i poveri esseri umani che tutto hanno perso nel corso dei conflitti spesso determinati da contese internazionali.

L'Europa di oggi assomiglia a quella del muro di Berlino di un tempo, del ritorno a ideologie e razzismi del Novecento, della chiusura che fatalmente segna la fine della civiltà, di qualsiasi civiltà.
La vergogna di un accordo con la Turchia scandirà l'inizio della crisi definitiva dell'Europa.  

4 commenti:

Russel ha detto...

Le parole giuste per dire quello che moltissimi pensano, ma non dicono...

Camel senza filtro ha detto...

E l'assurdo è che la Turchia vuole entrare nell'Unione europea.
Se entra la Turchia emigro io
Ovunque, anche col barchino

Alex ha detto...

L'Europa ha perso lamemoria.
E con la memoria ha perso la sua capacità di essere un luogo di libertà
GAME OVER

Amleto ha detto...

Gentile Giunta, pochi blogger e assai meno giornalisti informano e dicono ciò che pensano. Complimenti per la libertà di opinione che rappresenti. In Turchia i giornalisti li arrestano, In Italia non ce n'è bisogno perchè i giornalisti sono venduti o ruffiani e sempre pronti a scrivere ciò che vuole il potente di turno, il partito che governa o l'editore padrone che li paga.
Da questo punto di vista l'Italia è peggio della Turchia perchè lì c'è un'opposizione, qui invece c'è solo un gregge di servi, nanetti e ballerine..... E l'ipocrisia regna incontrastata ......